- Secondo Locke ogni nostra conoscenza deriva dall'esperienza
- John Locke è il padre dell'empirismo moderno
- La ragione non viene più ritenuta assoluta e infallibile, come per Cartesio, ma viene ricondotta entro i confini dell'esperienza, che è l'unico ambito in cui può essere applicata con successo
La critica dell'innatismo
- Il saggio sull'intelletto umano è composto da quattro parti
- La prima parte è dedicata alla critica delle idee innate
- C'è un certo numero di verità fondamentali in ogni uomo, indipendenti dalle condizioni esterne, ad esempio il principio di no contraddizione che viene definita come "è impossibile che una cosa sia e non sia allo stesso tempo.
-Locke sostiene che è falso, infatti secondo lui i bambini e gli idioti non hanno la minima nozione di simili principi.
-Tra gli uomini non c'è neanche consenso sulle norme normali, ad esempio sull'idea del bene e male, di bello e brutto, di giusto e ingiusto ecc.
- La disparità di vedute confuta l'innatismo mostrando la falsità delle argomentazioni che lo sostengono e che, secondo Locke ostacolano il progredire della conoscenza.
L'origine della conoscenza
- Secondo Locke la conoscenza deriva dall'esperienza, la mente di un neonato infatti è come un foglio bianco, ossia è una facoltà priva di contenuti.
-Locke sostiene che dall'esperienza derivano tue tipi di idee: le idee di sensazione e le idee di riflessione
-Le idee di sensazione provengono dagli oggetti esterni tramite i cinque sensi
- Le idee di riflessione sono quelle che derivano dall'esperienza interna e cioè le operazioni della mente e gli stati d'animo e la passione.
-Sensazione e riflessione sono le uniche fonti della nostra conoscenza
La classificazione delle idee
-Idee semplici e idee complesse
-Idee semplici derivano dalle esperienze elementari della sensazione o della riflessione, esse comprendono a loro volta le idee di qualità primarie, oggettive (l'estensione, la figura e il movimento) e le idee di qualità secondarie, soggettive (i colori, i suoni e i sapori).
- Una volta che la mente ha ricevuto passivamente le idee semplici può elaborarle formando così quelle che Locke definisce idee complesse.
Il valore di verità delle idee
-L'intelletto non conosce le cose in maniera diretta, ma solo tramite le idee
-Ci sono le idee di modi, le idee di sostanze e le idee di relazioni.
Le idee di modi
-sono idee complesse che non possiedono un'esistenza autonoma e quindi non si reggono da sole
Le idee di sostanze
- si riferiscono a entità particolari considerate distinte e sussistenti per se stesse, sono idee che possono trarre in inganno, quindi le idee di sostanze sono idee complesse che riferiamo a qualcosa che è percepito come esistente per sé.
Le idee di relazioni
- nascono dal confronto di un'idea con un'altra, le idee di relazioni sono idee complesse che derivano dal confronto e dall'istituzione di un rapporto tra idee semplici.
Le due certezze dell'uomo
- la critica dell'idea di sostanza ha rivelato i limiti dell'intelletto umano, che non può conoscere che cosa ci sia di là del fascio di percezioni che riceve dal mondo esterno o dal proprio mondo interiore.
-le uniche certezze non sensibili di cui disponiamo sono quella del nostro io e di Dio
Il convenzionalismo linguistico
-il terzo libro del Saggio sull'intelletto umano è dedicato interamente al problema del linguaggio
- i fini del linguaggio e della comunicazione secondo Locke sono tre: rendere noti agli altri i propri pensieri o idee, farlo nel modo più facile e rapido possibile, comunicare in tal modo la conoscenza delle cose.
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