mercoledì 9 marzo 2022

Locke e l'indagine critica delle facoltà conoscitive

- Secondo Locke ogni nostra conoscenza deriva dall'esperienza

- John Locke è il padre dell'empirismo moderno

- La ragione non viene più ritenuta assoluta e infallibile, come per Cartesio, ma viene ricondotta entro i confini dell'esperienza, che è l'unico ambito in cui può essere applicata con successo

La critica dell'innatismo

- Il saggio sull'intelletto umano è composto da quattro parti

- La prima parte è dedicata alla critica delle idee innate

- C'è un certo numero di verità fondamentali in ogni uomo, indipendenti dalle condizioni esterne, ad esempio il principio di no contraddizione che viene definita come "è impossibile che una cosa sia e non sia allo stesso tempo.

-Locke sostiene che è falso, infatti secondo lui i bambini e gli idioti non hanno la minima nozione di simili principi.

-Tra gli uomini non c'è neanche consenso sulle norme normali, ad esempio sull'idea del bene e male, di bello e brutto, di giusto e ingiusto ecc.

- La disparità di vedute confuta l'innatismo mostrando la falsità delle argomentazioni che lo sostengono e che, secondo Locke ostacolano il progredire della conoscenza.

L'origine della conoscenza

- Secondo Locke la conoscenza deriva dall'esperienza, la mente di un neonato infatti è come un foglio bianco, ossia è una facoltà priva di contenuti. 

-Locke sostiene che dall'esperienza derivano tue tipi di idee: le idee di sensazione e le idee di riflessione

-Le idee di sensazione provengono dagli oggetti esterni tramite i cinque sensi

- Le idee di riflessione sono quelle che derivano dall'esperienza interna e cioè le operazioni della mente e gli stati d'animo e la passione.

-Sensazione e riflessione sono le uniche fonti della nostra conoscenza

La classificazione delle idee

-Idee semplici e idee complesse

-Idee semplici derivano dalle esperienze elementari della sensazione o della riflessione, esse comprendono a loro volta le idee di qualità primarie, oggettive (l'estensione, la figura e il movimento) e le idee di qualità secondarie, soggettive (i colori, i suoni e i sapori). 

- Una volta che la mente ha ricevuto passivamente le idee semplici può elaborarle formando così quelle che Locke definisce idee complesse.

Il valore di verità delle idee

-L'intelletto non conosce le cose in maniera diretta, ma solo tramite le idee

-Ci sono le idee di modi, le idee di sostanze e le idee di relazioni.

Le idee di modi

-sono idee complesse che non possiedono un'esistenza autonoma e quindi non si reggono da sole

Le idee di sostanze

- si riferiscono a entità particolari considerate distinte e sussistenti per se stesse, sono idee che possono trarre in inganno, quindi le idee di sostanze sono idee complesse che riferiamo a qualcosa che è percepito come esistente per sé. 

Le idee di relazioni

- nascono dal confronto di un'idea con un'altra, le idee di relazioni sono idee complesse che derivano dal confronto e dall'istituzione di un rapporto tra idee semplici.

Le due certezze dell'uomo

- la critica dell'idea di sostanza ha rivelato i limiti dell'intelletto umano, che non può conoscere che cosa ci sia di là del fascio di percezioni che riceve dal mondo esterno o dal proprio mondo interiore.

-le uniche certezze non sensibili di cui disponiamo sono quella del nostro io e di Dio

Il convenzionalismo linguistico

-il terzo libro del Saggio sull'intelletto umano è dedicato interamente al problema del linguaggio

- i fini del linguaggio e della comunicazione secondo Locke sono tre: rendere noti agli altri i propri pensieri o idee, farlo nel modo più facile e rapido possibile, comunicare in tal modo la conoscenza delle cose.






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